l. - ll«Libro delle comete»
Preambolo
Bisogna distinguere la cronologia del pensiero filosofico, o meglio
il pensiero della cronologia del pensiero filosofico, dal pensiero (filosofico).
Il pensiero, comunque, non dovrebbe dichiararsi disposto a farsi da cronologia...
Il pensiero, comunque, non dovrebbe dichiararsi disposto a farsi da cronologia...
Descrizione del «Libro delle comete»
In un primo tempo una riflessione così fugace (una connessione
mentale così rapida fra un modo di dire, un gesto e l'idea di educazione), che
pur si era ben impressa nella mia mente, non mi era risultata molto chiara,
benché, come non avrei tardato a constatare, quel genere di scommessa con sé
stessi ben si addicesse alla mia condotta; ma proprio a ciò, avrei compreso
meglio in seguito, ovvero al fatto che si trattava di una mia consuetudine,
era dovuta quella poca chiarezza.
Il senso di quell'annotazione di ordine psicologico è più o meno il seguente: che quando si cerca in un fatto il «segno» di qualcosa che potrà o non potrà avvenire, un presagio insomma, è come si consultassero le viscere degli animali, o di fanciulli immolati dalla crudeltà d'imperatori, oppure il volo degli uccelli; mostrando, fuori di ogni appello al naturalismo della morale, in questo modo, quale sia la reale forza della ragione nei confronti della «educazione», ovvero di tutto ciò che alla ragione tende a sottrarsi, per comodità della vita.
Il senso di quell'annotazione di ordine psicologico è più o meno il seguente: che quando si cerca in un fatto il «segno» di qualcosa che potrà o non potrà avvenire, un presagio insomma, è come si consultassero le viscere degli animali, o di fanciulli immolati dalla crudeltà d'imperatori, oppure il volo degli uccelli; mostrando, fuori di ogni appello al naturalismo della morale, in questo modo, quale sia la reale forza della ragione nei confronti della «educazione», ovvero di tutto ciò che alla ragione tende a sottrarsi, per comodità della vita.
Ci si aggira insomma in un campo, suggestivo, ove tutto alla fine
appare sospettabile di non essere il vero ma l'utile, nel quale è come si
avesse cura di coltivare solo le superstizioni, i pregiudizi (tutto essendo in
qualche modo riconoscibile come un pregiudizio), nel quale l'idolatria, il
fanatismo sbocciassero come immagini con molti colori.