domenica 5 maggio 2013

Memoria storica, memoria digitale




Tale è il tempo, vacillante non da oggi, sino a rischio d’inesistenza, sotto i colpi ad esso inferti dalla fisica e dalla filosofia, quanto ci è consentito distinguere, con riferimento alla teoria della memoria, fra memoria storica e memoria digitale.
La seconda si addice propriamente alla nostra epoca, di comunicazioni "in rete"; la prima nasce in modo critico con l’umanismo storico; essa anche però non è riducibile all’umanismo ma si aggira nel traditur della mente personale o di quella popolare; è cioè sia scritta e documentata sia parlata.

La teoria della memoria è antica e origina dalla filosofia greca, allorquando questa trae da certo misticismo o spirito religioso determinati contenuti. L’importanza della questione viene in risalto con i presocratici, secondo i quali: «niente maggiormente importa per la scienza, l’esperienza e l’intendimento, della capacità di memorizzare»[1].